"In alcune opere è rintracciabile il tentativo di andare alla ricerca della vita o dell’estetica del quotidiano. In altre, più prosaicamente, a spiccare è l’ironia sui difetti della nostra società. A dominare è comunque sempre il colore. Quello delle tessere con cui Andrea Sala (in arte Arend) sta abbellendo, come un cantastorie della modernità, piazze e facciate di Brenta".
Mario Chiodetti, pubblicato il 17 Dicembre 2020 su VareseFocus